domenica 17 novembre 2019

#21 LA COSA NELLA MUSICA


Il tamburello, come già descritto in un post precedente, rappresenta la cultura delle danze popolari salentine, ma anche siciliane, campane e di tutte le zone mediterranee che sono state contaminate dalla tarantella e dalla pizzica.
Uno dei più famosi gruppi musicali salentino è "Officina Zoè", gruppo che si esibisce in tutto il mondo esportando le tradizioni delle tarantelle e della pizzica; di seguito è riportato il link del brano "Don pizzica".


TESTO

Benvenuta bella signora
L'occhi toi su stelle lucenti
Li mani toi su chine de grazie grandi
Vannu donandu le cose d'amore
Vannu donandu le cose d'amore
N'tra stu munnu tristu e spasulatu
N'c'è quarche cosa ca inchie lu core
Li verdi prati, lu cielu pintu, lu mare
È quistu ca me face nnamurare
Nnamurare mo mo nnamurare
È quistu ca me face nnamurare
Ma ci dicimu sempre le stesse cose
'ntra centumila modi le cantamu
Ma poi ne sciamu ccasa e sotu sotu
'ntra nu solu mumentu ne scurdamu
'ntra nu solu mumentu ne scurdamu
'Ntra stu munnu tristu e spasulatu
N'cè quarche cosa ca inchie lu core
Li verdi prati, lu cielu pintu, lu mare
È quistu ca me face nnamurare
Nnamurare mo mo nnamurare
È quistu ca me face nnamurare
Benvenuta bella signora
L'occhi toi su stelle lucenti
Li mani toi su chine de grazie grandi
Vannu donandu le cose d'amore
Vannu donandu le cose d'amore

#20 I BREVETTI DELLA COSA


[Strumento musicale] Il tamburello (musicale) è uno strumento tipico delle danze popolari; testimonianze ci dicono che era noto già alle civiltà risalenti al secondo millennio a.C., tra le quali Egizi, Sumeri e Ittiti.
[Attrezzo sportivo] Anche il tamburello (sportivo) ha origini antiche, infatti già nel 1555 venne descritto da Antonio Scaino in un suo trattato riguardante molte discipline sportive dell'epoca. Col tempo questo sport raccolse attorno a se numerosi seguaci e nel 2013 venne disputato il 1° campionato del mondo in Italia.

Un brevetto decisamente importante fu quello di Emilio Vettorello nel 1978 che diede al tamburello una nuova fisionomia; il nuovo tamburello era completamente sintetico: manteneva stabilità e indeformabilità in qualsiasi condizione atmosferica ed era meno costoso di quello originale. Da quell'anno il nuovo tamburello divenne il più venduto ed il più utilizzato.
Si può notare la membrana che non è in pelle di campra come nei tamburelli tradizionali ma è fatti di un materiale sintetico e trasparente.

Oggetto: Tamburello sintetico
Inventore: Emilio Vettorello
Anno di pubblicazione: 1978

Numero istituzionale: IT1092631B

giovedì 14 novembre 2019

#19 LA COSA NELL'ARTE


Dipinto
Titolo: Donna con tamburello
Autore: Michele Cammarano
Anno di realizzazione: 1870
Luogo di conservazione: Museo di Capodimonte

Scultura
Titolo: Putto con tamburello
Autore: Donatello
Anno di realizzazione: 1429
Luogo di conservazione: Bode-museum

#18 LA COSA IN CUCINA


Anticamente il tamburello veniva costruito a partire dai setacci di grano che servivano a filtrare i granuli di grano con dimensioni maggiori di quelle normali. Questi strumenti sono formati da una corona in legno e da una fine retina. Setacciare permette all'ossigeno di penetrare agevolmente tra le particelle di grano, garantendo un maggiore assorbimento di acqua ed un migliore processo di lievitazione.


Un artigiano fissa una membrana sulla corona di un setaccio trasformandolo in un tamburello vero e proprio.
(2000)


Una bambina setaccia il grano.
(1900)


#17 LA NUVOLA DEI NOMI


Una nuvola dei nomi che proiettano il tamburello in vari campi conoscitivi potrebbe essere la seguente:


NOMI: Tamburello, Tamburo tabasco, Cembalo, Pizzica, Tarantella, Sonagli, Corona, Membrana, Strumento musicale, Arte, Musica, Storia, Cosa, Oggetto

domenica 10 novembre 2019

#16 UNA PRIMA MAPPA CONCETTUALE


Di seguito è riportata una breve mappa concettuale del tamburello, i cui nodi rappresentano delle categorie concettuali e disciplinari dello stesso:

#15 L'EVOLUZIONE FUTURA DELLA COSA


A mio parere il tamburello rappresenta la base di vari generi musicali dai repertori delle danze popolari a quelli delle canzoni d'autore; è utilizzato essenzialmente per fungere da linea guida nel tempo di un brano musicale, ma anche per conferire alla melodia diversi effetti.

[In ambito musicale] Probabilmente nel futuro ci saranno varianti del tamburello che conferiranno diversi effetti a seconda del loro tipo. Potrebbero addirittura ideare un tamburello elettrico come è avvenuto per la chitarra e per il pianoforte (chitarra elettrica e tastiera) ,con il quale si possano riprodurre diversi suoni preimpostati o scelti dall'esecutore.

[In ambito sportivo] A mio parere si potrebbero creare diversi tipi di tamburello per variare le tipologie di partite disputate. Ad esempio per rendere più complicato e intrigante il gioco si potrebbero costruire diverse forme oltre a quella rotonda ed ovale restringendo l'area della membrana.

domenica 3 novembre 2019

#14 LA COSA COME SIMBOLO


Anticamente i tamburelli venivano costruiti utilizzando dei setacci per il frumento, sui quali venivano incollate delle pelli di animali; questi venivo usati in dei veri e propri rituali che si ritenevano utili per curare le persone con la "sindrome del tarantismo": le persone morse dalle tarante rimanevano malate fino a quando non veniva chiamata un'orchestra di tamburellisti che iniziavano a suonare tarantelle di diverso genere fino a quando non trovavano quella giusta, cioè quella legata al tipo di taranta che aveva agito. A quel punto iniziava il rito vero e proprio: la persona morsa fino a quel momento si trovava solitamente a letto in preda a malesseri fisici e psichici, in una stanza preparata in modo adeguato con  fazzoletti colorati, bacinelle di acqua e
con immagini di san Paolo protettore dei morsi degli animali velenosi. Appena i musicisti trovavano la tarantella giusta, il malato iniziava a muoversi, prima assumendo la posizione della taranta (per immedesimarsi nello spirito maligno che si era impossessato di lui e domarlo) e poi lanciandosi in danze che mimavano lo scacciare dal corpo l'insetto e poi lo schiacciarlo (i passi tipici della pizzica e della taranta). I cicli di musica e balli potevano durare ore e giorni. Quando si concludevano bene la persona morsa aveva espulso dal suo corpo la taranta e non soffriva più né di dolori fisici né di stati mentali alterati.

Al giorno d'oggi il tamburello è diventato il vero e proprio simbolo del tarantismo, una cultura legata a superstizioni e credenze, tramandata di generazione in generazione e diffusasi a macchia d'olio nelle regioni del sud Italia ed in tutte le regioni del mediterraneo.

#13 L'ANATOMIA DELLA COSA


Il tamburello è formato:
  • 1 da una corona (parte in cui viene afferrato lo strumento);
  • 2 da una membrana tesa sulla corona ed agganciata su di essa mediante bottoni o chiodi (parte sulla quale vengono battute e sfrizionate le dita);
  • 3 da dei sonagli applicati in delle fessure della corona che arricchiscono il suono con il loro tintinnare.